RAPHAEL CHARLES

PROJECTS

Raphaël Charles (1979), è – per sua stessa definizione, un creatore autodidatta di oggetti. Lungi dall’essere il risultato di un desiderio “materialista”, le sue creazioni nascono piuttosto dalla necessità di materializzare il desiderio di mettere in prospettiva rapida evoluzione, una iperconsumismo di idee, le cose, il tempo … L’oggetto sospende il tempo, è posizionato nello spazio come un’interfaccia e produce relazioni durature.

Raphaël crea nel puro senso della parola. Attraverso un atto conoscitivo e sperimentale, che si ripete ogni volta, in una evoluzione illimitato e aperto, dà vita a materiali, forme e funzioni. E ‘attraverso un impulso artistico che l’oggetto prende forma. Il materiale, le forme e le funzioni sono nato da un impulso autonomo e genio-like. Attraverso loro, nuove qualità funzionali e seducente poetiche, creazioni di Raffaello sollevano questioni, sfida, influenzano e coinvolgono l’osservatore e / o l’utente. Invece di oggetti statici, sono più simili esperienze che coinvolgono tutti i sensi.

Che si tratti di creazioni ambigui, giochi di trompe-l’oeil o percettiva, il materiale e la funzione sono stati reinventato nel quadro di una filosofia che va oltre i meri beni di consumo. Disegno qui è una trasformazione e conversione del suo uso originario. Un tappeto di carbone o di un anello di fusione … oggetti di Raffaello trascende i parametri della realtà. Si potrebbe utilizzare un materiale inadeguato in relazione al normale utilizzo (il carbone per un tappeto), o di un processo tecnico (il carbone fatto in schiuma) o una forma (un anello che gocciola dopo la fusione con la resina, che sembra un ” prodotto non finito “, fermato, congelato nel momento della sua creazione). Gli oggetti diventano provocazioni sensoriali, suggestioni contraddittorie e composizioni “surreali”, nel senso che lasciano aperta la possibilità tra l’uso o la contemplazione.

Raphaël crea sculture che possono essere utilizzati, ma allo stesso tempo fanno si mette in discussione il concetto di utilità. Che cosa è un oggetto utile? Le sue creazioni sono impossibili da classificare perché fanno appello a tutti e su tutti i livelli: disegno artistico o funzionale arte? O più semplicemente il desiderio di creare oggetti che sono nati fuori di osservazione e che possono essere osservati. L’utilità diventa una soluzione. Il desiderio è quello di sedurre.

Giovanna Massoni
Journaliste, curatrice et historienne de l’art

To identify oneself in a profession is often much simpler than to defend a free status which escapes limited definition. Current design is a universe which is more and more multifaceted. A society that mixes needs and desires, dreams and reality, can only generate multiple expressions, diversified, faceted and complex objects.

Raphaël Charles (1979) is – by his own definition, a self-educated creator of objects. Far from being the result of a “materialistic” desire, his creations are born rather from the need to materialise the desire to put into perspective fast evolution, a hyperconsumerism of ideas, things, time…The object suspends time, is positioned in space like an interface and produces lasting relations.

Raphaël creates in the pure sense of the word. Through a cognitive and experimental act, which repeats itself every time, in an unlimited and open evolution, he gives life to materials, shapes and functions. It’s through an artistic impulse that the object takes form. The material, the shapes and the functions are born out of an independent and genius-like impulse. Through their poetic, new functional and seductive qualities, Raphael’s creations raise questions, challenge, affect and involve the observer and/or the user. Rather than static objects, they are more like experiences that involve all the senses.

Whether they are ambiguous creations, trompe-l’œil or perceptive games, the material and the function are being reinvented in the framework of a philosophy which goes beyond the mere consumer goods. Design here is a transformation and conversion of its original use. A coal rug or a melting ring… Raphaël’s objects transcends the parameters of reality. He could be using an inadequate material in relation to normal use (the coal for a rug), or a technical process (the coal made in foam) or a shape (a ring that drips after the fusion with the resin, looking like an “unfinished” product, stopped, frozen in the moment of its creation). The objects then become sensory provocations, contradictory suggestions and “surreal” compositions, in the sense that they leave open the option between the use or contemplation.

Raphaël creates sculptures that can be used but at the same time make you question the concept of usefulness. What is a useful object? His creations are impossible to classify because they appeal to everyone and on all levels: artistic design or functional art? Or more simply a desire to create objects which are born out of observation and that can be observed. The usefulness becomes an option. The wish is to seduce.

Giovanna Massoni
Journaliste, curatrice et historienne de l’art